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domenica 18 gennaio 2015

I robot da compagnia saranno pronti tra un anno e mezzo





Alberto Sordi lo aveva immaginato nel 1980 nel suo film “Io e Caterina”: ora la figura del robot da compagnia sta prendendo sempre più piede, come confermato all’Ansa da Giorgio Metta, direttore della iClub Facility dell’Istituto Italiano di Tecnologia. Secondo Metta saranno necessari altri diciotto mesi prima di lanciare il progetto degli automi che vivranno insieme a noi in casa. Le tecnologie oggetto dello studio sono a basso costo. Di che robot si tratta nello specifico?

L’aspetto sarà tranquillo e rassicurante, con una testa e delle braccia in grado di far muovere il robot in maniera autonoma e di svolgere operazioni semplici, come ad esempio raccogliere degli oggetti. Inoltre, potranno essere sfruttati anche per le comunicazioni, una sorta di smartphone di grandi dimensioni. La produzione su larga scala ci sarà in una fase successiva, cioè dopo aver analizzato con attenzione i risultati del progetto dell’istituto genovese.





L’obiettivo principale è quello di proporre costi accessibili a più tasche, visto che l’automa sarà piuttosto sofisticato e quindi dal valore economico elevato. Il costo attuale si aggira attorno ai 250mila euro, ma Metta è convinto si possa scendere fino a 10mila. Ecco perché la scelta dei materiali sarà fondamentale: non più metallo, ma plastica, oltre a componenti da produrre in serie.
Sono 6 gli anziani che in tutta Europa stanno collaudando il primo robot-badante e la signora Lea Mina Ralli, 94 anni, è una di questi. La donna si dice contenta e “orgogliosa di poter dare un aiuto alla società. Più che essere aiutata io dal robot -continua Lea- sono io che sto aiutando, lo sto collaudando e do una mano ai progettisti nel metterlo a punto”.
Il robot, chiamato GiraffPlus, è frutto di un progetto finanziato con 3 milioni di euro dalla Comunità Europea con l’obbiettivo di aiutare gli anziani che vivono da soli in casa, mettendoli in contatto con familiari, operatori sanitari e tenendo sotto controllo le loro condizioni di salute. Ad oggi gli anziani “collaudatori” sono 6 distribuiti tra Italia, Spagna e Svizzera. Entro la fine dell’anno si prevede di testare il prodotto in 15 abitazioni e per la fine del 2015 l’azienda Giraff Technologies ne prevede l’entrata sul mercato. Il prezzo di lancio sarà di 2000 euro con un affitto mensile dell’apparecchio di circa 200 euro.




Nonna Lea è molto soddisfatta delle performance del robot “averlo dentro casa -dice- mi fa stare più tranquilla, mi sento protetta perchè so che se succede qualcosa lui arriva subito e cerca aiuto. Ho sempre scritto tanto, poesie, libri e per i giornali, e continuo a farlo con il mio blog e mi sento molto orgogliosa di poter ancora dare un contributo alla società nel migliorare questo robot salva vita”. Complice la sua passione per la scrittura nonna Lea annota sempre tutto e aggiunge “I ricercatori sono contenti ho saputo segnalare un po’ di problemi e aiutato a fare miglioramenti”.

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