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venerdì 3 marzo 2017

I RESTI DI CENTINAIA DI BAMBINI SONO STATI TROVATI IN UN ORFANOTROFIO IN IRLANDA




Riportata alla luce una fossa comune in un ex orfanotrofio dell'Irlanda nord occidentale.

La casa per ragazze madri di Tuam è stata attiva dal 1925 al 1961. I bambini soffrivano di malnutrizione, malattie e miseria.








Una commissione di inchiesta sulle case per ragazze madri in Irlanda
 ha rivelato la presenza di resti umani non classificati in un ex orfanotrofio cattolico a Tuam, nell'Irlanda nordoccidentale. I corpi erano stati sepolti in una struttura sotterranea di 20 stanze e appartenevano a bambini tra le 35 settimane e i 3 anni.
L'orfanotrofio è stato attivo tra il 1925 e il 1961. Molti dei resti appartengono a bambini morti durante gli anni Cinquanta. L'indagine è stata avviata per investigare sulla morte di circa 800 bambini e sulle modalità della loro sepoltura a partire dai certificati di morte.


La commissione ha anche rivelato che gli ospiti di queste strutture soffrivano di malnutrizione, malattie e miserie e non riuscivano a superare spesso i primi anni di età. La ricerca dei responsabili della vicenda continua, mentre è stato invocato l'intervento delle autorità per assicurare degna sepoltura ai resti.
“Questo giorno è dedicato al ricordo e al rispetto della dignità dei bambini che hanno vissuto la loro breve vita in questa casa”, ha dichiarato il ministero per gli Affari giovanili irlandese. “Onoreremo la loro memoria e ci assicureremo di prendere i giusti provvedimenti per trattare i resti in maniera appropriata”.



sabato 21 febbraio 2015

Mistero sul turista italiano trovato morto nel “lago sacro” di Pushkar in India





E’ avvolta nel mistero la morte di un turista italiano, Carmine Salvati, trovato oggi senza vita nel lago di Pushkar, la piccola e incantevole citta’ sacra del Rajasthan, nel nord ovest dell’India, dove una volta all’anno si tiene una celebre fiera del cammello. L’uomo, di 50 anni, era scomparso ieri sera dal suo hotel dove alloggiava insieme alla compagna. E’ stata lei a dare l’allarme quando non lo ha visto rientrare. Il personale dell’albergo ha quindi chiesto l’aiuto della polizia, che ha iniziato a setacciare la zona. Con le prime luci e’ emersa la tragedia. Il cadavere dell’italiano e’ stato avvistato da un passante nei pressi di un ‘ghat’, i gradini che sono usati per i rituali di purificazione dai fedeli indu’. Pushkar, dove sorge l’unico tempio esistente in India dedicato al dio Brahma (il Creatore), e’ famosa tra i turisti di tutto il mondo che spesso si mescolano ai pellegrini e ai brahmini che dall’alba al tramonto effettuano le ‘puje’, le offerte religiose al lago sacro. Durante la notte, quando chiudono i ristoranti e le guesthouse, la citta’ e’ completamente deserta. Il caso e’ seguito dalle autorita’ consolari italiane, che pero’ si sono limitate soltanto a confermare la notizia, senza aggiungere alcun dettaglio personale sull’uomo. Il corpo, ripescato in mattinata, si trova all’obitorio dell’ospedale di Ajmer, la citta’ sufi che sorge a circa 14 km da Pushkar. Dall’autopsia si sapranno quali sono le cause della morte. Secondo le prime ipotesi, potrebbe essere un caso di affogamento. Al lago si accede attraverso i ‘ghat’ che sono aperti durante le ore della notte, ma completamente deserti a parte qualche bovino o cane randagio. In passato, nella localita’ ci sono stati casi di molestie di turisti da parte di ‘finti’ brahmini o di guide turistiche troppo insistenti. In piu’ esiste uno smercio di droga, come la cannabis che e’ venduta in negozi governativi con il nome di ‘bhang’. L’uomo era arrivato con la sua compagna un po’ di tempo fa e stava in un hotel vicino al lago. Era in possesso di un visto turistico di sei mesi in scadenza nella prima settimana di marzo.



La polizia sta ora cercando di ricostruire gli ultimi momenti di vita con l’aiuto della donna e di chi lo ha visto prima che scomparisse. Cinque anni fa, un altro italiano era stato protagonista di una disavventura a Pushkar: fu arrestato dalla polizia per il possesso illegale di un telefonino satellitare.