Post più popolari

Visualizzazione post con etichetta Ewa Kopacz. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Ewa Kopacz. Mostra tutti i post

lunedì 26 ottobre 2015

VIDEO: Polonia: trionfa la destra di Ewa Kopacz






- Varsavia, 26 ott. - Le elezioni politiche in Polonia sono state vinte nettamente dall'opposizione conservatrice ed euroscettica del partito Diritto e Giustizia (PiS) che potra' governare da sola. In base agli exit poll, ha conquistato il 39,1% contro il 23% dei liberali di Piattaforma Civica che con la premier uscente, Ewa Kopacz, hanno subito ammesso la sconfitta. In una tornata che ha visto l'affluenza al 51,6%, il partito di destra di Jaroslaw Kaczysnski, gemello dell'ex presidente Lech morto nel 2010, ha ottenuto 242 seggi su 460 nella Camera bassa, contro i 133 andati a Piattaforma Civica.
  Dopo otto anni in cui l'economia nazionale e' cresciuta quasi del 50%, quindi, perdono la guida del governo i liberali di Donald Tusk, nel frattempo trasferitosi a Bruxelles come presidente del Consiglio Ue. A guidare il prossimo esecutivo sara' la 52enne antropologa Beata Szydlo, la candidata conservatrice di PiS, che difende l'importanza dei valori cattolici e patriottici, guarda alla Nato in chiave anti-russa e propone una redistribuzione della ricchezza a beneficio delle classi lavoratrici.
Ora il PiS potrebbe avviare una fase di confronto critico con l'Ue, migranti, su cui Diritto e Giustizia si oppone alla redistribuzione obbligatoria da altri Paesi sostenendo che potrebbero compromettere la tradizione cattolica del Paese e addirittura portare parassiti e malattie.
  Si allontana anche la prospettiva di un ingresso nell'euro. Gli altri due partiti che entrano nel Sejm, la Camera bassa polacca, sono Nowoczesn.pl (Moderna) del liberale Ryszard Petru con il 7,1% e il Partito dei contadini (Psl) con il 5,2%. Non hanno superato la soglia di sbarramento dell'8%, il partito Sinistra unita (Zl) che ha avuto il 6,6%, la formazione di Janusz Korwin-Mikke con il 4,9%, e quella di sinistra sociale Razem (Insieme) di Adrian Zandbergcon il 3,9%.







MIGRANTI: UE, ACCORDO SULLA ROTTA BALCANICA - 
Per far fronte all'emergenza migranti sulla rotta dei Balcani saranno accolte 100.000 persone nei centri di accoglienza di cui la meta' in Grecia. Lo ha annunciato il presidente Jean-Claude Juncker al temrine del mini-summit sull'emergenza migranti cui hanno partecipato i membri Ue, Austria, Bulgaria, Croazia, Germania, Grecia, Lussemburgo, Olanda, Romania, Slovenia e Ungheria, piu' Albania, Macedonia e Serbia, convocata per una maggiore cooperazione e nuove iniziative per gestire i flussi. Juncker ha dichiarato che e' stato accettato un piano in 17 punti che prevede tra l'altro di "aumentare la capacita' di fornire rifugio temporaneo, cibo, acqua e assistenza sanitaria, a quanti ne abbiano bisogno attivando, quando necessario, il meccanismo di Protezione Civile Ue; la Grecia aumentera' la sua capacita' di accoglienza per 30.000 nuovi posti entro la fine dell'anno e con il sostegno dell'Unhcr (l'agenzia Onu per i profughi, ndr) fornira' sussidi e programmi di ospitalita' familiare ad altri 20.000... sono previsti aiuti economici sia alla Grecia che all'Unhcr; collaborazione con l'Unhcr che aumentera' le sue capacita' di accoglienza per ulteriori 50.000 posti sulla la lortta dei Balncani occidentali".
Il piano Juncker, che ha come chiave quello di coordinare ed "affrontare insieme, con un approccio trasnfrontaliero basato sulla collaborazione" ed "incentrato sul rapido scambio di informazioni" lo tsunami migranti, prevede, tra l'altro, di "assicurare l'immediata registrazione (dei migranti) all'arrivo ricorrendo a sistemi biometrici; scoraggiare il movimento dei profughi o migranti da un confine all'altro senza informare i Paesi vicini; scambio di informazioni sulla dimensione dei flussi; collaborare con Frontex per reimpatriare i migranti che non hanno biosgno di protezione internazionale, in particolare intensificando la collaborazione con Afghanistan, Bangladesh e Pakistan; rafforzare il sostegno ai blocchi di frontiera attuati da Frontyez ai confini tra Bulgaria e Turchia; istituire una nuova operazione di controllo Frontex al confine esterno tra Grecia e Macedonia e Grecia ed Albania.