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giovedì 2 luglio 2015

Grecia: Varoufakis spiega in sei punti perché i greci dovrebbero votare no al referendum del 5 luglio




In un articolo pubblicato sul suo blog, il ministro delle Finanze greco, Yanis Varoufakis, spiega perché secondo lui i cittadini greci dovrebbero votare no al referendum del 5 luglio.  



1) I negoziati si sono arenati perché i creditori si sono rifiutati di ridurre l’insostenibile debito pubblico di Atene e insistono sul fatto che andrebbe ripagato dai membri più deboli della società greca, dai loro figli e dai loro nipoti.
2) Il Fondo monetario internazionale, gli Stati Uniti, altri governi mondiali e molti economisti sono d’accordo sul fatto che il debito vada ristrutturato.
3) L’Eurogruppo (nel novembre 2012) ha già ammesso che il debito di Atene dovrebbe essere ristrutturato ma si rifiuta di impegnarsi in una ristrutturazione del debito
4) Dopo l’annuncio del referendum, le istituzioni europee hanno lanciato segnali di essere pronte a discutere una ristrutturazione del debito. Questi segnali mostrano che anche le istituzioni europee voterebbero no.
5) La Grecia rimarrà nell’Euro. I depositi nelle banche greche sono al sicuro. I creditori hanno scelto la strategia del ricatto sulla base della chiusura delle banche. L’impasse attuale è dovuta a questa scelta dei creditori e non alla decisione del governo greco di abbandonare le trattative o qualsiasi idea di Grexit o svalutazione. La permanenza della Grecia nell’eurozona e nell’Unione Europea non è negoziabile.
6) Il futuro richiede una Grecia orgogliosa nell’Eurozona e nel cuore dell’Europa. Questo futuro chiede che i greci votino no il 5 luglio e, con il potere accordatoci con quel NO, il governo greco rinegozierà il debito pubblico e distribuirà gli oneri fiscali tra i ricchi e i poveri.






giovedì 22 gennaio 2015

Grecia: sondaggi danno vittoria Syriza, Ue si prepara a dopo elezioni




Domenica 25 gennaio la Grecia andrà al voto e il risultato di quelle elezioni riguarda anche noi e le sue ricadute avranno in tutta Europa un importante peso per il futuro di ogni Paese. Tutto ciò è dovuto al consenso che sta avendo la proposta di governo della coalizione di sinistra, Syriza, che ha candidato alla presidenza Alexis Tsipras. Alexis Tsipras è conosciuto nel nostro paese in quanto, alle elezioni europee del maggio scorso, è stato il candidato alla presidenza europea de L’Altra Europa che ha visto gran parte delle forze di sinistra e comuniste europee unite con l’obiettivo di creare una alternativa alle politiche neoliberiste e capitaliste che hanno portato il vecchio continente nella peggior crisi economica-sociale che abbia mai conosciuto negli ultimi decenni.