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domenica 5 aprile 2015

Cern, torna il superacceleratore di particelle che indaga l'universo

Dopo due anni di manutenzione, l'acceleratore tra Svizzera e Francia ripartirà fino a raggiungere nei prossimi mesi i 13mila miliardi di electronvolts. Cambia il direttore generale, dal 2016 l'italiana Gianotti.








Riparte il superacceleratore del Cern. Dopo due anni di manutenzione, annuncia sul live blog del Cern il direttore generale Rolf Heuer
, che dal gennaio 2016 verrà sostituito dall’italiana Fabiola Gianotti. «Il fascio ha attraversato senza problemi l'intera struttura: sono contentissimo come lo sono tutti qui al centro di controllo del Cern», ha scritto.
Il Large Hadron Collider (Lhc) è il più grande acceleratore di particelle del mondo e si trova al confine tra Svizzera e Francia, vicino a Ginevra. Nelle sue gallerie, lunghe 27 chilometri, le particelle viaggiano quasi alla velocità della luce. Grazie all'LHC - che nel 2013 è stato chiuso per lavori - è stata confermata l'esistenza del bosone di Higgs. Una volta terminate le procedure di riaccensione - un processo che richiederà ancora qualche ora - gli scienziati potranno aumentare l’energia dei fasci di particelle fino a raggiungere - nel giro dei prossimi mesi - i 13mila miliardi di electronvolts. Ovvero, riporta la Bbc, il doppio della potenza con cui venne inaugurato l’Lhc.
Con il ritorno in funzione del più grande acceleratore del mondo si apre la porta su un universo sconosciuto e imprevedibile: lo ha detto Fernando Ferroni, presidente dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn), l'ente che coordina la partecipazione dell'Italia al Cern di Ginevra e al progetto del Larga Hadron Collider (Lhc). «Con la ripartenza di Lhc, l'avventura ricomincia, ci stiamo lasciando alle spalle il bosone di Higgs e ora si apre per noi una porta su un mondo che non conosciamo», commenta Ferroni. «Confidiamo - aggiunge - che questa nuova esplorazione possa aiutarci a gettare un po' di luce sulle componenti oscure dell'universo, ma speriamo anche in sorprese inaspettate. Le premesse sono delle migliori, non resta quindi che augurare buon lavoro a Lhc».
Lhc entra così nella sua seconda stagione di funzionamento. Gradualmente gli operatori della macchina aumenteranno l’energia dei fasci e, grazie al lavoro svolto negli ultimi due anni, LHC raggiungerà un'energia senza precedenti: quasi il doppio rispetto alla prima stagione, lavorerà cioè a 6,5 TeV per fascio (contro i 3,5 TeV di prima). Le collisioni all'energia di 13 TeV sono attese prima dell'estate: sarà quello il momento in cui gli esperimenti di LHC inizieranno a gettare il loro sguardo su un «territorio» ancora inesplorato.



venerdì 27 marzo 2015

Amsterdam al buio: mega blackout ferma l’aeroporto. Città nel caos




Ospedali, treni, tram e metro subiscono gravi ripercussioni.Un milione di palazzi senza luce. La compagnia olandese TenneT ha spiegato che la mancanza di energia elettrica è dovuta alla domanda eccessiva che ha sovraccaricato le linee
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La corrente elettrica è tornata ad alimentare l'Aeroporto di Amsterdam alle 10,45. Il traffico aereo sta riprendendo lentamente, per i ritardi consultate il nostro sito web». Così, via Twitter, lo scalo di Schiphol comunica il ritorno alla normalità dopo il maxi black out che ha bloccato la zona nord di Amsterdam.
Tutti i voli da e verso l'aeroporto di Schiphol erano stati sospesi, a causa del mega blackout che ha colpito la cittàe la provincia - altamente popolata - di North Holland.L'aeroporto di Amsterdam ha sei piste ed è il quarto in Europa per traffico aereo, dopo Londra Heathrow, Parigi Roissy e Francoforte.
Un mega black out elettrico ha creato molti disagi in tutta la capitale. La stampa locale parla di un milione tra case, uffici e ospedali senza luce.
Difficoltà anche per treni, metro e all'aeroporto Schiphol, che ha subito un blackout temporaneo ed è passato al generatore d'emergenza, ha riferito un portavoce: i voli sono stati o cancellati o deviati su aeroporti regionali. Ci sono ingorghi stradali praticamente in tutta la capitale, a causa dello spegnimento dei semafori. La compagnia olandese TenneT ha spiegato che la mancanza di energia elettrica è dovuta alla domanda eccessiva che ha sovraccaricato le linee. Il blackout ha riguardato tutta la provincia dell'Olanda settentrionale.