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martedì 10 marzo 2015

Altro uomo di colore freddato da un agente ad Aurora. (U.S.A.)

USA, la polizia spara ancora









Mentre a Madison, in Wisconsin, migliaia di persone sono da molte ore (nella notte su martedì) in strada per protestare contro la polizia e l'uccisione di un giovane afroamericano disarmato, un altro uomo di colore è stato freddato da un agente ad Aurora, in Colorado.

L'episodio è avvenuto venerdì scorso, ma solo ora sono emersi i dettagli di quanto accaduto. E secondo le prime indagini la vittima, 37 anni, era anch'essa disarmata. La polizia locale ha aperto subito un'inchiesta, e l'agente coinvolto è stato per il momento messo in aspettativa. L'identità dell'uomo freddato da alcuni colpi di pistola non è stata ancora rivelata. Secondo le indiscrezioni si tratterebbe di un ricercato accusato di sequestro e rapina.

Un altro poliziotto ha sparato e ucciso a un afroamericano, disarmato, che correva nudo per le strade di un quartiere residenziale ad Atlanta, in Georgia. Lo riporta la CNN. L'agente è intervenuto sul posto dopo essere stato allertato da una chiamata degli abitanti del quartiere, ha visto l'uomo che gli veniva incontro e gli ha sparato due colpi uccidendolo.



domenica 8 marzo 2015

Video: Nemtsov, i giudici: "Un sospettato ha confessato"





Altre due persone sospettate di essere coinvolte nell'assassinio dell'oppositore russo Boris Nemtsov sono state arrestate dalla polizia russa. Lo scrive la Cnn online, che riprende l'annuncio di alcuni media russi. Salgono così a quattro le persone arrestate per l'omicidio dell'ex vicepremier ieltsiniano diventato uno dei principali oppositori di Putin.Ieri i servizi segreti russi hanno fermato due cugini di origine caucasica.

Secondo quanto dichiarato dal segretario del Consiglio di sicurezza dell’Inguscezia, Albert Barahoev, i fermati sarebbero collegati ai due uomini arrestati in precedenza, i cugini Anzor Gubashev eZaur Dadayev. In particolare, uno dei due sarebbe il fratello minore di Gubashev. Tutti e quattro sono ceceni. Gubashev viveva da diversi anni a Mosca, lavorando come guardia di sicurezza in un supermercato.
Ma è giallo per quanto riguarda Dadayev: per dieci anni membro del battaglione Sever (nord), unità di polizia del ministero dell’Interno ceceno.  Una notizia confermata dalla madre e da Albert Barakhaiev, segretario del Consiglio di Sicurezza della Repubblica russa di Inguscezia, vicina della Cecenia, dove i primi due sospetti sono stati catturati nei giorni scorsi, in due diversi distretti.
Non c’è invece conferma da parte delle autorità cecene. Gli inquirenti, secondo quanto ha precisato l’emittente, non hanno escluso che appartengano loro a un movimento islamico radicale del Caucaso. A loro si sono aggiunti due nuovi fermati.



Intervistata dal primo canale russo, la madre di Dadayev ha affermato di non credere alla colpevolezza, né al presunto legame con il fondamentalismo di suo figlio. «Ha combattuto i wahabiti, ha servito dignitosamente la patria, non può essere responsabile di questo delitto»,  ha assicurato la donna tra la lacrime. Ma non solo: c’è anche un “tenente Zaur Dadaiev“, appartenente alla 46ma brigata delle truppe interne di Cecenia, che nell’ottobre del 2010 venne pure omaggiato con la medaglia al merito di Putin. A rilanciare la notizia è stato Ilya Yashin, via Twitter. Ovvero, un altro oppositore di Putin, che aveva invitato a trovare i veri responsabili della morte di Nemtsov e non capri espiatori. Ora Yashin rivendica che venga chiarito se lo Zaur Dadayev fermato e il tenente decorato siano soltanto omonimi o siano, invece, la stessa persona.



lunedì 2 febbraio 2015

Obama si schiera con Tsipras,





Il presidente americano Barak Obama, in un'intervista rilasciata alla Cnn per la trasmissione "Fareed Zakaria Gps", invita l’Europa dell’euro a “non spremere i paesi in difficoltà. Barak Obama va così in soccorso della Grecia e del nuovo governo di Alexis Tsipras, nel cui programma vi è rinegoziare il debito che ha messo l’economia del suo Paese in gravissime difficoltà.


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Non si può continuare a spremere i Paesi che sono nel pieno di una grave recessione", ha detto il presidente Usa Barak Obama nell’intervista alla Cnn, "ci deve essere una strategia per la crescita che consenta di ripagare i debiti ed eliminare una parte del 
deficit", ha aggiunto Obama auspicando che la Grecia rimanga nell'euro zona.