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domenica 8 novembre 2015
VIDEO TRADOTTO IN ITALIANO: Vladimir Putin - il suo intervento all'assemblea generale dell' ONU
Vladimir Putin arriva in ritardo all'assemblea generale Onu: il presidente russo è atterrato a New York mentre già parlava Barack Obama parlava al Palazzo di vetro. Putin, secondo il programma, avrebbe dovuto parlare poco dopo il leader Usa che, nel frattempo, aveva usato toni decisamente duri nei confronti del governo di Mosca. La foto del leader russo che sale sulle scale mobili della sede Onu è stata rilanciata su Twitter da numerosi giornalisti. Obama, nel frattempo, aveva già concluso il suo intervento
martedì 13 ottobre 2015
VIDEO: Marina Russa riprende il lancio dei missili cruise contro postazioni dell' Isis
- La Russia ha proposto di tenere una riunione internazionale a Mosca sulla Siria, nonché di inviare una delegazione a Washington, guidata dal primo ministro Dmitry Medvedev. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin, aggiungendo che l'incontro con Barack Obama a New York "è stato molto franco. In generale, abbiamo visto l'interesse dei nostri partner di lavorare insieme".
Putin ha specificato: "Abbiamo proposto un incontro al più alto livello politico e militare a Mosca, ho detto che ero pronto ad inviare una folta delegazione a Washington per discutere la soluzione siriana. Finora, la risposta non c'è. Potrebbe essere una delegazione guidata dal primo ministro Dmitry Medvedev. Potrebbero entrarvi militari e il vice capo del livello di Stato Maggiore, servizi speciali". Ma secondo Putin "è necessario trasferire il lavoro a un livello più alto" ha detto Putin.
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Ubicazione:
Damasco, Siria
lunedì 12 ottobre 2015
VIDEO: Putin: siamo in Siria per stabilizzare le legittime autorità
Putin ha incontrato a Sochi il principe ereditario di Abu Dhabi per discutere di Siria
Il leader del Cremlino Vladimir Putin ha incontrato oggi a Sochi (Russia) il ministro della Difesa saudita, Mohammad bin Salman Al-Saud, col quale ha discusso i passi per stabilire il processo di pace in Siria.
Lo rende noto il ministro degli esteri russo Serghiei Lavrov, aggiungendo che Putin comprende le preoccupazioni saudite. Il presidente russo e il ministro della difesa saudita hanno discusso anche dei rapporti nella sfera tecnologico-militare e di cooperazione bilaterale.
Nell'incontro, ha riferito ancora Lavrov, Putin ha confermato al ministro della Difesa saudita che le forze aeree russe colpiscono obiettivi Isis.
In precedenza il leader del Cremlino aveva incontrato anche il principe ereditario di Abu Dhabi Mohammed Bin Zayed al-Nahyan, che è il vice comandante delle forze armate degli Emirati Arabi Uniti.
Ubicazione:
Soči, Territorio di Krasnodar, Russia
giovedì 8 ottobre 2015
VIDEO: Siria si combatte, la Nato accusa Putin: "La Russia non mira all' Isis
DAMASCO (SIRIA) - Il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, accusa la Russia di sostenere le forze a favore del regime di Assad e, in tal modo, di minare l’intervento militare della coalizione occidentale in Siria. “La Russia non mira all'Isis ma agli altri gruppi e sostiene il regime di Assad e questo non è un contributo costruttivo”, ha infatti dichiarato Stoltenberg prima della riunione dei ministri della Difesa dell’Alleanza a Bruxelles. Il segretario generale della Nato ha aggiunto che in Siria si è assistito ad “una problematica escalation di azioni militari russe”, motivo per cui l’organizzazione si dichiarerebbe “pronta a difendere tutti gli alleati, compresa la Turchia, e pronta a dispiegare le forze in Turchia se necessario”. In particolare, l’intervento militare di Mosca risulterebbe dannoso nella prospettiva in cui si sostenga l’idea dell’inefficacia sul lungo periodo di una soluzione militare e della necessità di una transizione, per la quale Assad deve lasciare il potere.
Proprio ieri il Dipartimento di Stato americano ha accusato Mosca di aver compiuto oltre il90% dei bombardamenti in Siria non contro l’Isis o Al Qaeda, ma contro gli oppositori di Assad. Accuse simili provengono anche da Gran Bretagna e Germania. Il ministro della Difesa inglese, Michael Fallon, ha detto: “La Russia sta rendendo molto più pericolosa una situazione già molto seria. Chiederemo esplicitamente alla Russia di smettere di sostenere il regime di Assad e di usare costruttivamente la sua influenza sul regime perché fermi il 'barrel bombing' sui civili. Deve smettere il bombardamento in zone non controllate dall'Is e dare più sostegno a paesi come Turchia e Giordania”. Il ministro della Difesa tedesco, Ursula von der Leyen, ha aggiunto: “E' importante anche per la Russia capire che se si attacca chi lotta contro l'Isis, si rafforza l'Isis. E questo non è nell'interesse della stessa Russia”. Intanto, alcune Ong americane hanno denunciato il bombardamento di alcune strutture ospedaliere da parte di cacciabombardieri russi.
Ma la Russia smentisce tutto e, anzi, dichiara che gli attacchi dell’aviazione russa in Siria hanno messo fuori gioco “le capacità militari dell'Is e di altre organizzazioni terroristiche”. Lo conferma anche il tenente generale Ali Abdullah Ayyoub, che ha spiegato che l’esercito siriano ha sferrato un attacco decisivo contro i terroristi per liberare città e villaggi di cui gli estremisti islamici avevano preso il controllo. Inoltre, il direttore dell’Osservatorio siriano per diritti umani, Rami Abdulrahman, ha dichiarato che le truppe del governo siriano e le milizie alleate, sostenuto dagli attacchi aerei russi, hanno lanciato un’offensiva contro i ribelli dell’altopiano del Ghab, nell’ovest del Paese.
Ubicazione:
Damasco, Siria
domenica 8 marzo 2015
Video: Nemtsov, i giudici: "Un sospettato ha confessato"
Altre due persone sospettate di essere coinvolte nell'assassinio dell'oppositore russo Boris Nemtsov sono state arrestate dalla polizia russa. Lo scrive la Cnn online, che riprende l'annuncio di alcuni media russi. Salgono così a quattro le persone arrestate per l'omicidio dell'ex vicepremier ieltsiniano diventato uno dei principali oppositori di Putin.Ieri i servizi segreti russi hanno fermato due cugini di origine caucasica.
Secondo quanto dichiarato dal segretario del Consiglio di sicurezza dell’Inguscezia, Albert Barahoev, i fermati sarebbero collegati ai due uomini arrestati in precedenza, i cugini Anzor Gubashev eZaur Dadayev. In particolare, uno dei due sarebbe il fratello minore di Gubashev. Tutti e quattro sono ceceni. Gubashev viveva da diversi anni a Mosca, lavorando come guardia di sicurezza in un supermercato.
Ma è giallo per quanto riguarda Dadayev: per dieci anni membro del battaglione Sever (nord), unità di polizia del ministero dell’Interno ceceno. Una notizia confermata dalla madre e da Albert Barakhaiev, segretario del Consiglio di Sicurezza della Repubblica russa di Inguscezia, vicina della Cecenia, dove i primi due sospetti sono stati catturati nei giorni scorsi, in due diversi distretti.
Non c’è invece conferma da parte delle autorità cecene. Gli inquirenti, secondo quanto ha precisato l’emittente, non hanno escluso che appartengano loro a un movimento islamico radicale del Caucaso. A loro si sono aggiunti due nuovi fermati.
Intervistata dal primo canale russo, la madre di Dadayev ha affermato di non credere alla colpevolezza, né al presunto legame con il fondamentalismo di suo figlio. «Ha combattuto i wahabiti, ha servito dignitosamente la patria, non può essere responsabile di questo delitto», ha assicurato la donna tra la lacrime. Ma non solo: c’è anche un “tenente Zaur Dadaiev“, appartenente alla 46ma brigata delle truppe interne di Cecenia, che nell’ottobre del 2010 venne pure omaggiato con la medaglia al merito di Putin. A rilanciare la notizia è stato Ilya Yashin, via Twitter. Ovvero, un altro oppositore di Putin, che aveva invitato a trovare i veri responsabili della morte di Nemtsov e non capri espiatori. Ora Yashin rivendica che venga chiarito se lo Zaur Dadayev fermato e il tenente decorato siano soltanto omonimi o siano, invece, la stessa persona.
Ubicazione:
Mosca, Russia
giovedì 4 dicembre 2014
Rublo, Putin ordina alla Banca centrale di sbarazzarsi degli speculatori. «Sappiamo chi sono»
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Tempi tempi stressanti e difficili attendono la Russia", ma "le sanzioni" occidentali e altri vincoli esterni "sono soltanto un enorme incentivo per lo sviluppo accelerato" del Paese. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin durante il tradizionale discorso alla Nazione di dicembre, presso il gran palazzo del Cremlino.
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