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martedì 16 febbraio 2016

VIDEO: Mexico, Il lungo abbraccio tra la Vergine di Guadalupe e Papa Francesco








Papa Francesco in Messico, perde equilibrio davanti alla Madonna di Guadalupe e cade sulla sedia

Durante la sua visita in MessicoPapa Francesco ha venerato pubblicamente per due volte la Madonna di Guadalupe: prima fermandosi per circa 5 minuti in silenzio davanti all’ icona nel corso della messa celebrata nel Santuario alla periferia di Città del Messico e poi per oltre 20 minuti nella piccola stanza dietro all’ immagine. Ma stanchissimo Bergoglio, dopo aver baciato due bambine che gli stavano consegnando dei fiori per la Vergine, nel prendere posto davanti alla Madonna ha perso l’equilibrio e se, dietro a lui non ci fosse stata una sedia, sarebbe caduto.









martedì 10 novembre 2015

VIDEO: Il Papa a Prato: no al cancro della corruzione e dello sfruttamento













"Combattere fino in fondo il cancro della corruzione e il veleno della illegalità"
Papa Francesco lo chiede, concludendo il suo discorso rivolto ai fedeli durante l'incontro nella piazza della Cattedrale di Prato, prima tappa della visita pastorale che si concluderà a Firenze, in occasione del Convegno Ecclesiale nazionale della Cei. "Non si può fondare nulla di buono sulle trame della menzogna e sulla mancanza di trasparenza - sottolinea il Papa - Ricercare e scegliere sempre la verità non è facile; è però una decisione vitale, che deve segnare profondamente l'esistenza di ciascuno e anche della società, perché sia più giusta e onesta".
Per Francesco, "la sacralità di ogni essere umano richiede per ognuno rispetto, accoglienza e un lavoro degno. La vita di ogni comunità esige che si combattano fino in fondo il cancro della corruzione e il veleno della illegalità: dentro di noi e insieme agli altri, non stanchiamoci mai di lottare per la verità!".
"La sacralità di ogni essere umano richiede per ognuno rispetto, accoglienza e un lavoro degno", ha poi sottolineato Bergoglio. Interrompendo per un attimo la lettura del suo intervento e proseguendo 'a braccio', il Papa ricorda "i cinque uomini e le due donne di cittadinanza cinese morti due anni fa, a causa di un incendio nella zona industriale di Prato. Vivevano e dormivano - ricorda - all'interno del capannone industriale dove lavoravano, in un dormitorio ricavato in cartongesso. E' una tragedia dello sfruttamento delle condizioni umane di vita. Questo - sottolinea Francesco - non è un lavoro degno".
Il Pontefice è arrivato a Prato poco dopo le 8 di stamattina. L'elicottero della Santa Sede è atterrato allo stadio Lungobisenzio. Ad accogliere Bergoglio il vescovo, monsignore Franco Agostinelli, il sindaco, Matteo Biffoni, e il prefetto, Maria Laura Simonetti. Allo stadio, insieme ad altre autorità, anche 300 studenti. Fin dall'alba Piazza Duomo a Prato era gremita di fedeli in attesa dell'arrivo di Papa Francesco: 30mila persone erano già accorse in attesa dell'arrivo del Papa.C'è anche chi ha dormito in sacco a pelo nelle parrocchie per poi recarsi in piazza quando ancora era buio. Decine di giovani nella notte hanno partecipato a una veglia di preghiera organizzata dalla diocesi. Campane a festa lungo tutto il percorso per arrivare nel centro della città.
Il Pontefice si è poi recato a Firenze. Il suono delle chiarine del Comune di Firenze e delle campane a festa del Campanile di Giotto lo hanno accolto appena sceso dalla papamobile davanti al Battistero di San Giovanni. Dopo la visita al Battistero, accompagnato dal cardinale arcivescovo Giuseppe Betori, Papa Francesco è uscito dalla Porta del Paradiso e a piedi ha raggiunto il sagrato del Duomo, gremito all'inverosimile.
"Non dobbiamo essere ossessionati dal potere, anche quando questo prende il volto di un potere utile e funzionale all'immagine sociale della Chiesa", è il monito lanciato intervenendo nella cattedrale di Santa Maria del Fiore, in occasione del Convegno Ecclesiale nazionale della Cei. Il Papa sottolinea dunque che "una Chiesa che presenta questi tre tratti della umiltà, del disinteresse, della beatitudine, è una Chiesa che sa riconoscere l'azione del Signore nel mondo, nella cultura, nella vita quotidiana della gente".



domenica 15 marzo 2015

VIDEO: Il Papa denuncia: ''Il mondo cerca di nascondere persecuzione dei cristiani''

Il Papa: stop alla persecuzione dei cristiani
Cristiani e protestanti nel mirino a Lahore. 3 le esplosioni contro le chiese. L’attentato rivendicato dai talebani pachistani. La polizia ha arrestato un sospettato






È di almeno quindici persone uccise e una ottantina di feriti il bilancio dell’attacco a due chiese compiuto domenica dai talebani a Lahore, in Pakistan. 30 dei feriti sarebbero in gravi condizioni. Nella cittadina pakistana sui si sono udite distintamente tre diverse esplosioni, avvenute a pochi minuti di distanza, in un quartiere a maggioranza cristiana, che hanno colpito due chiese.




Una delle deflagrazioni ha colpito una chiesa cattolica mentre si celebrava la messa, e l’altra una chiesa protestante. I due edifici di culto distano pochi metri l’uno dall’altro. Tra le molte ci sono anche donne e bambini, i cui cadaveri sono giunti al General Hospital di Lahore. Uno dei due attentati certamente, dicono fonti locali, è stato causato da un kamikaze, introdottosi in chiesa durante l’affollata messa domenicale. Dopo gli attacchi sono scoppiate violente proteste, con la folla inferocita che ha picchiato a morte due persone sospettate di essere coinvolte nell’attacco e le ha poi bruciate. La folla ha anche sequestrato in un negozio per circa due ore quattro poliziotti feriti che secondo i dimostranti non avevano vigilato sulla chiesa. Uno dei sospettati sarebbe stato fermato dalla polizia.
Da San Pietro, Papa Francesco è intervenuto per dire che «con dolore, con molto dolore ho appreso degli attentati terroristici contro due chiese cristiane a Lahore in Pakistan, che hanno procurato molti morti e feriti. Sono chiese cristiane. I cristiani sono perseguitati, i nostri fratelli versano il sangue soltanto perché sono cristiani». «Mentre assicuro la mia preghiera per le vittime e le loro famiglie, chiedo - ha aggiunto Bergoglio - il dono della pace e la concordia per quel Paese e che questa persecuzione contro i cristiani, che il mondo cerca di nascondere, finisca e ci sia la pace». La comunità cristiana pachistana ha annunciato tre giorni di lutto.

giovedì 5 febbraio 2015

CON IL MALTEMPO. IL PAPA DONA 300 OMBRELLI AI CLOCHARD DI ROMA





Nuova inziativa di Bergoglio per i senzatetto che gravitano attorno al Vaticano. Tramite il suo elemosiniere, ha fatto distribuire gli ombrelli dimenticati dai turisti in visita ai Musei Vaticani e alla Cappella Sistina. «Se si ama si capisce subito quali sono i bisogni delle persone, come fa una mamma con il proprio bambino», ha detto mons. Krajewski.La città di Roma, come gran parte dell’Italia, è stretta nella morsa del maltempo e papa Francesco, attraverso l’elemosiniere apostolico mons. Konrad Krajewski, ha pensato ai poveri di Roma che gravitano attorno al Vaticano e in altre zone della città. Come? Facendo distribuire loro circa 300 ombrelli. Si tratta di clochard e senza fissa dimora, che dormono sotto ripari di fortuna, i più esposti al freddo e al maltempo di questi giorni. 

martedì 20 gennaio 2015

Papa Francesco: «Fate figli ma non come conigli»




Bergoglio: «Tre è il numero giusto consigliato dai tecnici». E spiega la frase sul pugno.Papa Francesco, si sa, è uno che non le manda a dire. Così, sul volo che lo riportava a Roma da Manila, pochi giorni dopo la frase sul pugno all'amico Gasbarri, si è lasciato andare a nuove esternazioni sul dovere cristiano di procreare. «Alcuni credono che per essere buoni cattolici dobbiamo essere come i conigli», ha detto il papa, «la paternità responsabile, questo è il punto». E «per questo nella chiesa ci sono i pastori, si cerca una via d'uscita che aiuti e il sinodo lo farà». A proposito del numero dei figli papa Bergoglio ha anche affermato: «Credo che il numero di tre figli a famiglia» richiesto dai tecnici «ma fa soffrire, comunque tre è il numero dei tecnici per mantenere la popolazione, e quando succede questo accade quello che accade in Italia: che nel 2014 non ci saranno più i soldi per i pensionati». «NESSUN PUGNO, MA NO A PROVOCAZIONI». Ai giornalisti, che gli hanno chiesto chiarimenti sulla ormai celebre frase del pugno a chi offende la mamma, papa Bergoglio ha chiarito: «Nessun pugno, ma neppure provocazioni, serve prudenza. In teoria possiamo dire che una reazione violenta davanti un'offesa, a una provocazione, in teoria se è una cosa buona, non si deve fare, in teoria». E ancora: «Possiamo dire quello che il Vangelo dice, dobbiamo dare l'altra guancia, in teoria possiamo dire che noi capiamo la libertà d'esprimere. E questo è importante, nella teoria siamo tutti d'accordo. Ma siamo umani e c'è la prudenza che è una virtù della convivenza umana».