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giovedì 6 agosto 2015

VIDEO: Sciopero metro, Londra nel caos per 24 ore





Londra, sciopero della metro gravi disagi per turisti

Anche nel Regno Unito uno sciopero può paralizzare un’intera città.
E’ successo a Londra dove, da ieri sera, è iniziato uno sciopero di 24 ore che ha interessato la famosa metro della city.
Lo sciopero è stato proclamato dagli autisti della metro ed ha avuto inizio ieri alle 18,30, erano le 19,30 in Italia e terminerà alla 18,30 di oggi.
Molti turisti che affollano in queste città le strade della city si trovano in grossa difficoltà, perché senza il funzionamento della metro, non posso spostarsi liberamente nella capitale del Regno Unito.
Grosse difficoltà anche per i londinesi che stanno facendo a meno di un mezzo utilissimo per gli spostamenti da una parte all’ altra in città.






I motivi dello sciopero sono dovuti a un mancato accordo tra il primo cittadino Boris Johnson, i dirigenti della metro londinese e i sindacati dei lavoratori.
Il piano previsto dal sindaco di Londra e dai dirigenti dell’azienda che gestisce la metro prevede che parecchi lavoratori perdano il posto di lavoro e che si chiudano alcune biglietterie.
I dirigenti dell’azienda che gestiscono i mezzi pubblici hanno intenzione anche di incrementare i turni notturni perché gli orari di apertura della metro devo essere prolungati a tutta la notte.
I sindacati non si sono espressi contrariamente all’ apertura notturna della metro ma voglio garanzie a livello occupazionale e su quanti turni notturni ciascun lavoratore dovrà svolgere.
Solo un mese fa l’8 e il 9 luglio ci fu un’altra agitazione sindacale che bloccò nuovamente la città di Londra.



venerdì 12 dicembre 2014

Sciopero generale 12 Dicembre 2014








Almeno una cinquantina tra cortei e azioni di protesta sono state annunciate per oggi dagli studenti di Rete della Conoscenza, Unione degli universitari (Udu) e studenti medi, uniti sotto il coordinamento #Noninmionome, in concomitanza con lo sciopero generale indetto dai sindacati Confederazione generale italiana del lavoro (Cgil) e Unione italiana del lavoro (Uil).
Alcune iniziative - ricordano in diversi comunicati - sono partite già ieri sera. Previsti, fra l'altro, un blitz davanti a Palazzo Chigi, sede del governo, ed eventi davanti al Ministero dell'economia a Roma e in altre città, da Bologna e Pisa fino ad Acerra e Foggia, con manifestazioni di fronte agli enti regionali per il diritto allo studio, agenzie interinali, sedi dell'Istituto nazionale italiano della previdenza sociale (INPS), Uffici scolastici regionali.
In alcune città - riferisce una nota - studenti travestiti da Babbo Natale sono entrati in bar, negozi e luoghi di lavoro recando simbolici "pacchi" natalizi riferiti al Jobs Act. "Protestiamo contro le riforme neoliberiste e recessive del governo (di Matteo) Renzi e non accettiamo che vengano approvate in nostro nome", dichiara Riccardo Laterza, portavoce nazionale della Rete della Conoscenza. "Con i tagli della legge di Stabilità e dello Sblocca Italia si attaccano per l'ennesima volta l'università pubblica e la ricerca", gli fa eco Alberto Campailla, portavoce nazionale di Link Coordinamento Universitario.
"In questi giorni stiamo occupando migliaia di scuole nel Paese perché rifiutiamo una 'Buona Scuola' che si appiattisce alle esigenze dei privati e delle aziende", ricorda da parte sua Danilo Lampis, coordinatore nazionale dell'Unione degli studenti. "Non possiamo accettare che si continuano ad investire milioni in trivellazioni petrolifere, grandi opere inutili e dannose per i nostri territori - aggiunge -. Serve una radicale inversione di marcia: vogliamo l'istruzione gratuita, un reddito di base, una giusta ed equa retribuzione, investimenti in ricerca e sviluppo per un lavoro degno, una riconversione ecologica del sistema produttivo".