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mercoledì 22 luglio 2015

VIDEO: 21 LUG 2015 11.59 VIDEO Come si sono diffuse le religioni nel mondo // Animated map shows how religion spread around the world









Induismo, buddismo, ebraismo, cristianesimo e islam sono le principali religioni del mondo. Un’animazione di Business Insider mostra come si sono diffuse nel corso dei millenni.




lunedì 4 maggio 2015

VIDEO: Texas, sparatoria a una mostra di vignette du Maometto. Uccisi i due attentatori





Terrorismo, sparatoria in Usa a mostra vignette Maometto: 2 morti

Vittime sono due uomini armati che volevano sferrare un attacco



Dallas (Texas), 4 Mag. Due uomini armati che volevano attaccare in Texas, negli Stati Uniti, un edificio dove si svolgeva una conferenza sulle vignette su Maometto, in presenza del leader populista olandese Geert Wilders, sono stati uccisi a seguito di un conflitto a fuoco. Lo hanno annunciato le autorità.
Due uomini "si sono avvicinati in macchina" al Curtis Culwell Center di Garland, mentre si svolgeva l'evento sulle caricature di Maometto, e hanno "aperto il fuoco" contro un agente di sicurezza: lo ha indicato un comunicato del municipio della città di Garland 'postato' su Facebook. Due poliziotti hanno risposto al fuoco e hanno ucciso i due uomini, ha aggiunto il comunicato, che ha chiarito che l'agente è stato colpito ed è rimasto ferito, ma non è comunque in pericolo di vita.
La rassegna sulle caricature organizzata dall'associazione"American Freedom Defense Initiative", famosa per le sue posizioni anti-islamiste, era stata presentata come un evento a favore della "libertà di espressione" a cui era stato invitato il politico olandese Geert Wilders. Il quale si è dichiarato "sconvolto" e ha denunciato "un attentato alla libertà di tutti".
Precisando di essere "al sicuro", ha indicato di "
aver parlato per mezzora di vignette, islam e della libertà di espressione, prima di aver lasciato l'edificio". Il politico ha poi espresso la speranza "che il poliziotto ferito stia bene".
Wilders, celebre per la sua retorica anti-islam, aveva in precedenza commentato la vicenda su Twitter: "Spari a Garland, alla conferenza delle caricature di Maometto per la libertà di espressione. Ho appena lasciato l'edificio #garlandshooting".
La polizia di Garland, nel timore che la vettura in causa potesse essere imbottita di esplosivi, ha inviato sul posto una squadra di artificieri. Le attività commerciali nei dintorni sono state sgomberate per ragioni di sicurezza, come ovviamente il centro dove si svolgeva l'evento.



giovedì 19 febbraio 2015

Obama: Guerra contro i traditori dell' islam




Proprio mentre il Consiglio di sicurezza dell’Onu era in corso di svolgimento sono arrivate le parole del presidente americano Barack Obama, impegnato a Washington in un vertice internazionale per il contrasto all’estremismo violento. Il presidente ha ribadito che quella che è in atto non è una guerra tra l’Occidente e l’Islam ne tanto meno una guerra di religione: “Non siamo in guerra con l’Islam, ma contro gente che ha tradito l’Islam”. Secondo Obama “gli estremisti non sono leader religiosi, ma terroristi” che vanno combattuti in quanto tali, indipendentemente dalla religione in nome della quale dicono di agire. Obama ha compreso che la lotta ad Al Qaida e all’Isis passa non solo attraverso l’eliminazione dei leader terroristici, ma anche attraverso il dialogo e ad un’azione congiunta che veda coinvolti tutti.




Il messaggio di Obama ai musulmani: “Schieratevi nella lotta agli estremisti”

Barack Obama poi si è rivolto direttamente ai leader musulmani  con un invito molto forte: “Schieratevi nella lotta contro gli estremisti perché la violenza contro innocenti non difende l’Islam, ma danneggia l’Islam e i musulmani”. Un messaggio chiaro che invita chi interpreta la religione musulmana senza fanatismi ed estremismi non solo a prendere le distanze dal terrorismo e dalla violenza, ma ad unirsi al’ Occidente per combatterli. Obama ha aggiunto: “Nessuno può essere sospettato solo a causa della propria fede. Dobbiamo rifuggire dal luogo comune che se qualche musulmano compie atti terribili, tutti i musulmani facciano cose terribili”. Il rischio che Obama intravede con queste sue parole è quello già in atto; infatti molte persone ormai assimilano la religione islamica con il terrorismo. Sappiamo che non è così e che tantissimi musulmani vivono la loro religione senza alcun estremismo, ma con tutti gli avvenimenti legati a Isis e altre organizzazioni terroristiche che agiscono in nome dell’Islam è sempre più difficile fare certe distinzioni. Se l’appello di Obama venisse ascoltato e leader musulmani influenti prendessero forti posizioni contro la violenza sarebbe senza dubbio un grosso passo in avanti nella lotta al terrorismo di matrice islamica. E’ proprio in quest’ottica che Obama ha detto che “odio e intolleranza non avranno mai spazio negli Stati Uniti” e che bisogna “mobilitare tutti contro il terrorismo”.




martedì 17 febbraio 2015

Isis, "45 persone arse vive in Iraq"





I 27 poliziotti iracheni rapiti a Baghdadi sono stati giustiziati; 45 persone sono state arse vive.





Esecuzione di massa in Iraq da parte dell'Isis: 27 poliziotti iracheni rapiti dagli jihadisti a Baghdad sono stati uccisi vicino a una base militare, dove sono presenti oltre 300 istruttori americani, mentre 45 persone, nella stessa città, sarebbero state arse vive
.
Secondo Sabah Karhut, presidente del Consiglio provinciale, i cadaveri degli agenti sono stati gettati nel fiume Eufrate, ma non è chiaro se in realtà ci sia stato un errore nelle comunicazioni. Potrebbe infatti trattarsi di un'unica strage, avvenuta con modalità ancora da chiarire.

Un altro membro del Consiglio provinciale di Al Anbar, Jassem al Halbusy, ha detto che i miliziani dell'Isis hanno posto mine e dispiegato i loro cecchini lungo la strada tra la città e la base al fine di impedire l'afflusso di rinforzi dell'esercito iracheno. Altre fonti riferiscono che gli jihadisti stanno ponendo l'assedio a un compound residenziale poco fuori Baghdadi dove vivono circa 1.200 famiglie, per la maggior parte di soldati, poliziotti e impiegati statali
.

Oggi intanto l'università egiziana di al-Azhar al Cairo, uno dei principali centri d'insegnamento religioso dell'Islam, ha emesso un decreto col quale proibisce ai musulmani di guardare e diffondere il video che mostra la decapitazione dei 21 cristiani copti eseguita in Libia dall'Isis. L'istituzione inoltre esorta i media a non pubblicare i "crimini dei terroristi" per evitare il "sinistro scopo" di condizionare il morale dei musulmani, giustificare la propagazione dell'islamofobia e diffamare l'Islam a livello mondiale.



domenica 18 gennaio 2015

Arabia Saudita, stupra la figliastra. Donna decapitata con la spada

Il governo saudita ha condannato a morte una donna per aver stuprato e ucciso la figlia del marito. È stata decapitata senza pietà in un parcheggio davanti alla folla




Una donna birmana che da anni viveva in Arabia Saudita è stata decapitata a La Mecca, davanti alla folla. È avvenuto lunedì scorso in un parcheggio pubblico, dove Layla bint Abdul Mutaleb Bassim, accusata di aver stuprato e ucciso la figliastra di 7 anni, è stata condannata alla decapitazione con una spada. L’esecuzione sarebbe anche stata filmata dalle autorità religiose, che prima l’hanno postato sul web per poter essere sotto gli occhi di tutti e poi rimosso. Il filmato mostrava la donna mentre veniva trascinata nel parcheggio pubblico e poi immobilizzata da alcuni uomini. Lottava e gridava la sua innocenza mentre era adagiata su un fianco. Poi il boia, in abito bianco, le fascia la testa con un velo nero per poi colpirla di netto con la spada.




Bassim era stata accusata di aver violentato con un manico di scopa la figlia di 7 anni di suo marito e poi l’avrebbe uccisa. La Corte d’Appello e la Corte Suprema hanno riconosciuto i suoi reati e l’hanno condannata alla pena di morte per il brutale omicidio. “Non ha mostrato nessuna pietà o compassione nel violentare e nell’uccidere la ragazza”, ha detto un’autorità del ministero dell’Interno saudita. Il governo saudita utilizza queste esecuzioni pubbliche per diffondere paura e timore tra la popolazione locale. Lo rivela un attivista per i diritti umani, Mohammed al-Saeedi: “Due metodi sono usati per decapitare la gente in Arabia Saudita. Uno è quello di iniettare nel corpo del prigioniero antidolorifici per intorpidire il dolore. E il secondo è quello di giustiziarli senza antidolorifici”. È il caso di Bassim, che è stata decapitata con una spada in modo che soffrisse di più. La donna si era sempre dichiarata innocente e ha gridato fino all’ultimo istante di vita di non essere un’omicida. Ma a nulla è servito. Il governo saudita non è certo conosciuto per la sua clemenza. Dall’agosto scorso le esecuzioni a morte sarebbero aumentate in maniera esponenziale. Solamente nelle prime due settimane di gennaio sono state condannate 7 persone, mentre in tutto il 2014 ben ottantasette cittadini sono stati giustiziati per crimini vari. Le diverse associazioni che si battono contro la pena di morte informano che in Arabia Saudita negli ultimi mesi sono stati condannati a morte diversi cittadini colpevoli di reati non letali, come ad esempio il commercio di hashish, adulterio, omosessualità, apostasia (ossia la rinuncia alla religione islamica) e stregoneria. Basti pensare all’attuale caso di Raif Badawi, il blogger condannato a 10 anni di carcere, una multa di 200 mila euro, e ben 1.000 frustate, semplicemente per aver espresso sul suo sito alcune opinioni ritenute offensive per la loro religione. Per lui si stanno mobilitando diverse associazioni oltre che l’Amnesty International. La seconda serie di frustate, stabilita per qualche giorno fa, è stata posticipata a causa delle sue condizioni di salute.





giovedì 15 gennaio 2015

Sparatoria vicino a Liegi

Blitz anti-terrorismo in Belgio
"Tre persone sono morte"

  • Alta tensione vicino a Liegi per una sparatoria avvenuta nel corso di un'operazione di intelligence. Sul posto polizia e ambulanze.
Tre morti in Belgio per una sparatoria avvenuta nel corso di un'operazione antiterrorismo a Verviers,  vicino alla città di Liegi. Non sono ancora chiari i contorni di quanto accaduto, ma media e testimonianze sui social network parlano di spari ed esplosioni in rue du Palais, dove le forze speciali avrebbero tentato di fare irruzione nel covo di un gruppo di presunti terroristi. Sul posto polizia e ambulanze. Alcune persone sarebbero state fermate dalle forze dell'ordine.

venerdì 26 dicembre 2014

Alle porte del 2015 guidare un' auto per due donne è reato in Arabia Saudita



Loujain al-Hathloul e Maysa al-Amoudi hanno sfidato il divieto di guida imposto nel Paese e per questo sono state arrestate e rinviate al giudizio dadella una Corte criminale di Riyad.Due donne saudite, Loujain al-Hathloul, di 25 anni, e Maysa al-Amoudi, di 33, sono agli arresti da circa un mese dopo avere sfidato il divieto di guida imposto nel Paese. Ma oggi per loro è arrivato anche il rinvio al giudizio della Corte criminale specializzata di Riyad, istituita per processi per terrorismo ma utilizzata anche per dissidenti pacifici e attivisti.

lunedì 15 dicembre 2014

Fanatico codardo, tiene in ostaggio civili a Sydney in una caffetteria



Si vivono ore di terrore a Sydney, dove un uomo armato tiene in ostaggio dalle 9 di mattina (ora locale) diverse persone in una cioccolateria Lindt a Martin Place, nel cuore della città australiana. Fino ad ora sono riusciti ad abbandonare il locale in cinque, ma non è ancora chiaro se siano riusciti a fuggire oppure se il sequestratore li abbia lasciati andare.
Nel frattempo l'uomo armato all'interno del caffè ha esplicato alcune precise richieste: vuole una bandiera dello Stato islamico e desidera parlare con il premier Tony Abbott. La polizia dal suo canto, però, vuole gestire al meglio la situazione, già di per sé delicata, e pertanto non ha voluto confermare queste notizie e ha anche chiesto ai media di non riferire quanto appreso dalle telefonate con gli ostaggi.
L’uomo, che tiene un ostaggio davanti a sé come scudo, ha fatto esporre alla finestra alle altre persone presenti nel locale una bandiera nera con un testo in lingua araba "Non c'è altro dio che Allah. Maometto è il messaggero di Allah".
Intorno alle 16 (ora locale), tre uomini sono stati visti uscire di corsa da una porta anteriore del caffè, e circa un'ora più tardi sono uscite da una porta laterale anche due donne, entrambe dipendenti del locale, che si sono gettate tra le braccia dei poliziotti impegnati nell’assedio.
Intanto ha parlato la vice comandante della polizia Catherine Burn, la quale ha riferito che i negoziatori hanno stabilito un contatto con l'uomo, ma che i suoi moventi non sono ancora del tutto chiari. "Ci vorrà forse del tempo, ma vogliamo risolvere la cosa pacificamente. Secondo le informazioni che abbiamo finora nessuno è stato ferito”.
Ad ogni modo, l’area è circondata da centinaia di poliziotti e diversi edifici circostanti sono stati evacuati per una questione di sicurezza.
Parole dure, invece, arrivano dal Gran Mufti d'Australia, il professor Ibrahim Abu Mohamed, il quale ha dichiarato che la comunità musulmana è "devastata" dalla presa degli ostaggi. "Il Gran Mufti e il Consiglio australiano degli Imam condannano inequivocabilmente quest'atto criminale e ribadiscono che tali azioni sono condannate totalmente dall’Islam”.

Ore drammatiche che vengono vissute in un clima di grande incertezza e anche col timore che la vicenda possa essere collegata agli estremisti dell’Isis: l’Australia, infatti, fa parte della coalizione internazionale che combatte il gruppo terroristico in Medio Oriente. La diretta live: